Andrea Settembre, in arte Settembre, ha trionfato ieri nella sezione Nuove Proposte del Festival di Sanremo 2025 con il suo brano "Vertebre". Un risultato che segna un’importante tappa nella carriera del giovane artista napoletano, che ha conquistato il pubblico e la giuria con una canzone autobiografica e generazionale. Classe 2001 e originario di Napoli, Settembre ha iniziato il suo percorso musicale all'età di soli dieci anni, partecipando a "Io Canto", il talent show condotto da Gerry Scotti. Nel 2019 ha preso parte a "The Voice of Italy", per poi arrivare nel 2023 a "X Factor", dove ha ulteriormente consolidato la sua presenza nel panorama musicale. La sua partecipazione a Sanremo rappresenta il culmine di un sogno che Settembre ha sempre espresso, come ha dichiarato in un'intervista alla Rai: “Salire sul palco dell’Ariston è qualcosa che sognavo fin da piccolo". Vertebre è una canzone che racconta le difficoltà e le contraddizioni della generazione dei ventenni. Settembre descrive il brano come un grido generazionale di denuncia, parlando di fragilità, solitudine e crescita. Il pezzo, già virale su TikTok, ha raccolto oltre 6 milioni di stream su Spotify e ha fatto breccia nel cuore del pubblico sanremese. Il giovane artista ha commentato: "Per la mia canzone di Sanremo mi sono ispirato alla mia generazione, quella più incapace di vivere relazioni, di esprimere sentimenti perché sempre abituati a reprimerli per paura di apparire ciò che potremmo realmente essere. Vertebre è un vero urlo generazionale".
La vittoria di Settembre a Sanremo segna un nuovo capitolo della sua carriera, che ora si appresta a crescere ulteriormente, con concerti importanti in arrivo, come quello dell'8 marzo all'Auditorium Parco della Musica di Roma e dell'11 aprile alla Casa della Musica di Napoli. Con questa vittoria, Settembre ha dimostrato di essere pronto a imporsi sulla scena musicale italiana, portando con sé la sua visione di una generazione in continua evoluzione. La sua vittoria a Sanremo 2025 è solo l'inizio di una carriera che promette di lasciare il segno. Oltre alla sua carriera musicale, Settembre è anche un grande appassionato di sport e tifoso del Napoli, e coltiva un legame forte con la sua terra d'origine, Napoli, inoltre l’amore per lo sport si riflette nell’operato della società natatoria Acquachiara presso cui è tesserato. Non mancano le occasioni in cui, sui social e nella vita privata, Settembre esprime con orgoglio la sua identità campana, facendo trasparire le sue radici e la passione che nutre per la sua città.
In un brano che esplora la paura generazionale di mostrarsi per ciò che realmente si è, conoscere Settembre al di là dell’immagine pubblica ci aiuta a comprendere meglio la sua arte. È facile dimenticare che a volte la figura dell'artista può essere costruita, distante dalla realtà quotidiana, generando spesso ideali e aspettative nocive per le nuove generazioni. Ma, con la sua giovane età e la sua sincerità, Settembre ci dimostra che non c’è nulla di sbagliato nel mostrarsi nelle proprie sfaccettature più autentiche. La sua arte, infatti, è il riflesso di una persona vera, vulnerabile, che non ha paura di essere se stessa e di parlare di dolore. La chiave per apprezzare un artista sta nel distinguere l’opera dalla persona, senza idealizzare o giudicare in modo affrettato, ma riconoscendo la bellezza e l’autenticità di entrambi i lati. E, come nel caso di Settembre, comprendere che la sua vulnerabilità e la sua profondità non fanno altro che arricchire il valore del suo lavoro. In fondo, dovremmo imparare a fare lo stesso anche nelle nostre vite quotidiane, guardando oltre le apparenze e accettando le imperfezioni che ci rendono umani.
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