di Massimiliano Catapano
La Salernitana cade ancora e lo fa in una delle partite più delicate della stagione. Il ko per 3-2 contro la Carrarese rappresenta un colpo durissimo per le ambizioni di salvezza dei granata (foto Us Salernitana), che restano inchiodati al terzultimo posto con 25 punti. I toscani volano sul 3-0 con le reti di Zanon, Finotto e Zuelli ad inizio ripresa poi Rene-Adelaide e Soriano risvegliano i granata ma non basta. Una sconfitta che fa male non solo per il risultato, ma soprattutto per la gestione della gara, con gli uomini di Breda incapaci di reagire ai momenti chiave dell’incontro. Al termine della partita, il tecnico ha parlato senza mezzi termini, mostrando grande delusione per l’atteggiamento della squadra e sottolineando le difficoltà che continuano a pesare sul cammino della Salernitana.
Breda: "Errori che non possiamo permetterci, serve più equilibrio"
La sensazione, ascoltando le parole dell’allenatore, è che la Salernitana abbia mostrato ancora una volta limiti strutturali evidenti. L'approccio alla gara non è stato del tutto negativo, ma alla prima difficoltà la squadra è crollata. "Sono più arrabbiato che preoccupato. Gli episodi sfavorevoli possono capitare, ma non possiamo perdere lucidità in questo modo. Abbiamo subito due gol nei primi minuti e un terzo subito dopo l’intervallo: errori evitabili che hanno compromesso l’intera partita. Serve maggiore equilibrio, perché non possiamo disunirci così facilmente".
Breda ha poi analizzato il momento della squadra, evidenziando come la fragilità mentale stia pesando sui risultati: "Forse continuiamo a credere di essere più forti di quanto lo siamo davvero. Dobbiamo imparare a leggere meglio i momenti della gara e reagire con maturità. Il primo gol può capitare, ma abbiamo tutto il tempo per rimettere in piedi la partita. Invece, quando subiamo un colpo, ne risentiamo troppo e non riusciamo a restare compatti".
Scelte tattiche e gestione del gruppo: "Le qualità non bastano"
Nonostante i goal siano arrivati dai subentrati, Breda ha difeso le sue scelte iniziali, ribadendo che il problema non è la formazione, ma l’atteggiamento complessivo della squadra: "La prima mezz’ora non è stata negativa. Il gruppo ha delle qualità, ma la classifica è il frutto di un percorso lungo, non di una singola partita. Non basta avere tecnica o talento, serve anche un’altra mentalità. Tutti devono sentirsi parte del progetto, perché solo con unione e spirito di sacrificio possiamo uscirne".
L’allenatore ha insistito sul fatto che l’equilibrio è la chiave per evitare crolli come quello visto contro la Carrarese: "Abbiamo avuto una reazione nella ripresa, ma non possiamo concedere così tanti gol in una sfida così importante. L’avversario lottava per la salvezza esattamente come noi, eppure è stato più cinico e concreto. Se non capiamo che ogni errore può costarci caro, continueremo a soffrire".
Un problema mentale e tattico: "Dobbiamo cambiare marcia"
Un’altra criticità emersa dalla gara è il rendimento molto diverso tra le partite in casa e quelle in trasferta. Un aspetto che Breda non ha esitato a sottolineare: "Fuori casa fatichiamo troppo, ci manca continuità e determinazione. Oggi abbiamo fatto un passo indietro rispetto ai progressi recenti. La Carrarese ha raccolto quasi tutti i suoi punti in casa, ma questo non è un alibi: il problema è nostro, perchè non sappiamo gestire certe situazioni. È evidente che servano delle correzioni nel nostro approccio".
Infine, l’allenatore ha ribadito la sua volontà di assumersi la piena responsabilità delle scelte, senza cercare scuse: "Io sono il primo responsabile, sempre. Le mie scelte le ho sempre difese, nel bene e nel male. Essere la Salernitana non significa avere un diritto automatico alla salvezza, bisogna dimostrarlo sul campo. Quando sono arrivato, la squadra era ultima e il mio obiettivo era risollevarla. Non è semplice, ma dobbiamo crederci fino alla fine. I ragazzi sono con me, ma devono dimostrarlo con i fatti e non solo con le parole".
Con questa sconfitta, la Salernitana resta bloccata a 25 punti e vede complicarsi ulteriormente la corsa alla salvezza. Il margine di errore si assottiglia e il tempo per trovare soluzioni efficaci inizia a scarseggiare. Servirà una svolta immediata per evitare che la situazione diventi irreparabile. La prossima partita diventa già un crocevia fondamentale: una reazione è obbligatoria. Se i granata non cambiano passo, il rischio di una retrocessione si fa sempre più concreto.
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