Week-end europeo al femminile dai due volti per le formazioni italiane. Archiviata con successo la seconda finale consecutiva di Euro Cup per la Pallanuoto Trieste, in Champions League sorride solo L'Ekipe Orizzonte che si qualifica aritmeticamente ai Quarti con la certezza quanto meno del secondo posto. A Nesima monologo etneo dall'inizio alla fine, anche se in avvio il BVSC Zuglo limita i danni. Nei tempi centrali la formazione di Martina Miceli profonde il massimo sforzo per mettere in ghiaccio la vittoria con anticipo. Il 5-3 all'intervallo lungo di Tabani (bis) apre un break di 7-0 chiuso direttamente nell'ultima frazione dal rigore di Halligan e la seconda firma di Viacava. Poco prima Petik (in precedenza a segno) falliva un 5 metri per le magiare che ritrovano il goal dopo abbondanti 13' con Domsodi. Il proscenio è tutto per Bettini che in 39'' ne fa due per completare la quaterna. Nella prima parte in evidenza Andrews con una tripletta e Leone, nella seconda si iscrivono a referto anche Hardy e Longo con Jutte fuori per limite di falli. Di Meszaros-Farkas e Kolarova le altre segnature magiare. Nel girone D il Sant Andreu mantiene la vetta col 14-11 sull'UVSE.
Si complica ulteriormente la strada verso la qualificazione della Sis Roma, battuta ai rigori dall'Alimos. Tanti rimpianti per le giallorosse che dopo il botta e risposta iniziale provano a scappare con quattro reti consecutive nel secondo tempo che valgono il provvisorio +4. Vantaggio annullato nel giro di 2' e mezzo dalle padrone di casa che trovano il 6-6 a ridosso del cambio vasca, sfruttando l'espulsione definitiva di Carosi. Il guizzo di Papi tiene avanti le capitoline al 16', nella ripresa gli animi si surriscaldano e prima Chiappini poi Picozzi dai 5 metri glissano il 7-9 nel mentre il team targato Nac Betsson perde Chaldaiou, Elliniadi e Patra (tutte a segno con doppietta con un rigore per la 8) per limite di falli e l'azzurra Marletta (in precedenza in goal), espulsa per brutalità. Si segna solo dal dischetto virtuale ed a Ranalli replica Rybanska per il -2 ad 8' dalla fine. Capanna perde anche Di Claudio ma la sua squadra non riesce a sfruttare le minori rotazioni elleniche, illudendosi con la settima rete (terza di rigore) da parte di Ranalli. Il bis di Rybanska, Kovatsevits e quello di Bitsakou (11-11) portano la sfida ai rigori. Fatali alle italiane gli errori proprio della specialista Ranalli e Papi a fronte dell'unico greco di Kovatsevits bloccata da Sesena. Decidono così Chydirioti (a segno nei regolamentari), Rybanska, Asimaki e Bitsakou rendendo vane le trasformazioni di Picozzi, Chiappini ed Andreacarola Aprea (15-14). Nel girone C guida sempre l'Olympiacos, 13-17 sul GZC Donk che resiste secondo.
Saluta anzitempo la competizione il Plebiscito Padova che viene sconfitto 14-11 dal Polar Bears in Olanda. Avvio anche in questo caso segnato da grande equilibrio con le venete leste nel riprendere puntualmente le oranje. Le padrone di casa tentano di scrollarsi di dosso la squadra di Posterivo nel secondo quarto con un break di 3-0 chiuso da Van de Geijn (poi doppietta). A cavallo dei tempi centrali le biancoscudate (Teani para un rigore a Willemsen) acciuffano il pari (7-7) con Millo dai 5 metri, il bis della rientrante Bacelle e Cassarà che prima pareggia (tris dell'8-8) dopo il penalty di Bosveld poi sempre dai 5 metri si fa murare da Steenbeek. Le locali si esaltano e riprendono a marciare con un parziale di 4-0, approfittando anche delle espulsioni definitive di Al Masri, Millo, Meggiato e Cassarà cui si aggiungerà Grigolon insieme all'avversaria Willemsen, inizialmente a bersaglio. La quinta rete dell'imprendibile Bosveld chiude i giochi. Le orsacchiotte brindano ai 3 punti anche con il bis iniziale di Heerink, quello intermedio di Roekevisch ed i sigilli di De Kleer e Schinkel. Ininfluenti per le patavine la doppietta di Perkins, i guizzi di Sgrò, Schaap (rigore) e Pedley. Nel girone B lo scontro diretto per il primato se lo aggiudica il Matarò che passa 13-14 a Budapest con il Ferencvaros ai rigori (10-10 al 32'). Doppietta per Silvia Avegno, a secco Valeria Palmieri nel "derby" tricolore.
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