di Massimiliano Catapano
Non vinceva in casa dal 14 dicembre, ritrova i 3 punti al "Manuzzi" contro la Salernitana. Il Cesena supera 2-0 i granata (foto Cesena FC) passando in vantaggio con Prestia dopo il rigore parato da Klinsmann a Cerri per poi raddoppiare allo scadere con Antonucci. Un risultato che pesa come un macigno nella corsa salvezza, con i granata che scivolano al penultimo posto in classifica. Al termine della gara, il tecnico Roberto Breda ha analizzato la prestazione della squadra, ribadendo la necessità di restare concentrati e di lottare fino all’ultimo per evitare la retrocessione. Il tecnico granata non si nasconde e sottolinea la necessità di una crescita immediata: "Non possiamo trovare scuse, né accettare la sconfitta passivamente. Sapevamo di poter fare di più e di meglio. La squadra ha mostrato personalità, ha gestito bene il gioco, ma gli episodi non ci hanno aiutato. L’importante è continuare a crederci e affrontare le prossime dieci partite con la massima determinazione. Dobbiamo curare maggiormente i dettagli: se sbagli un rigore, devi comunque portare a casa almeno un punto. In certi momenti anche un pareggio può fare la differenza". Uno dei momenti chiave della gara è stato il penalty fallito da Cerri, che avrebbe potuto cambiare il destino del match. Breda, però, difende il suo attaccante: "Chi va sul dischetto si prende una responsabilità. Se non provi, non sbagli. Certo, era un rigore pesante, ma non possiamo cercare colpevoli. Quello che non mi è piaciuto è stata la reazione della squadra dopo quell’episodio: abbiamo subito troppo psicologicamente e abbiamo perso lucidità. Questo è un aspetto su cui dobbiamo lavorare, perché non possiamo permetterci di abbatterci mentalmente".
Breda ha spiegato anche le scelte effettuate nel corso della partita, cercando di dare nuova linfa alla squadra: "Corazza e Soriano hanno fatto una buona gara, ma avevano speso tanto. Ho cercato di alzare il ritmo inserendo forze fresche, ma non siamo riusciti a dare la svolta alla partita. In certi momenti, più che parlare a caldo, bisogna riflettere e analizzare gli errori con lucidità. Ora è fondamentale restare uniti e non perdere la voglia di lottare". Nonostante il rigore sbagliato, Breda ha ribadito l’importanza di Cerri nel suo sistema di gioco: “È un giocatore con caratteristiche uniche all’interno della rosa, per questo ho deciso di lasciarlo in campo. La partita stava seguendo una certa logica e avevamo bisogno di lui per provare a ribaltarla. Verde e Soriano hanno disputato una buona gara, ma serviva maggiore energia per tentare il tutto per tutto". Infine, un pensiero per i tifosi, che stanno vivendo un momento difficile: "Siamo noi che dobbiamo dare risposte con le prestazioni. So quanto Salerno tenga alla squadra e comprendo la delusione, ma possiamo uscire da questa situazione solo restando compatti. Il campionato è ancora aperto e abbiamo il dovere di crederci fino alla fine".
Con questa sconfitta, la Salernitana vede complicarsi ulteriormente la propria posizione, ma Breda non vuole lasciare spazio alla rassegnazione. Restano dieci partite per provare a ribaltare la situazione e conquistare una salvezza che appare sempre più complicata. Servirà una reazione immediata, già dalla prossima gara, per tenere viva la speranza e cercare di invertire il trend negativo. "La squadra ha fatto ciò che doveva, sapevamo che la gara fosse difficile, con una squadra organizzata. - aggiunge Roberto Soriano - Abbiamo giocato bene, per calciare i rigori ci vuole coraggio. È stata anche una questione mentale: sbagli un rigore e poi prendi gol. Dico però che la squadra ha fatto ciò che doveva. Eravamo abbattuti, ma da domani pensiamo alla prossima. Ci sono dieci partite e abbiamo l’obbligo, per i tifosi, di dare tutto, crederci e non mollare. Dispiace a tutti perdere così, nonostante loro siano nei playoff e noi in zona salvezza, la squadra è viva, ha giocato e ha creato. Dobbiamo essere positivi e non mollare. Io do tutto per la squadra, poi il mister decide. Non è solo sfortuna se siamo in basso, le colpe sono di tutti. Non mi piace però guardare indietro, invece voglio essere ottimista, ho visto una squadra viva".
In casa bianconera soddisfatto mister Michele Mignani: "Questa è la vittoria più importante della stagione perchè penso che questa sarebbe stata la partita che c’avrebbe messo da una parte o da un’altra. La squadra ha capito l’importanza della partita ed ha anche sofferto. I ragazzi hanno approcciato in modo giusto e poi quando abbiamo avuto, come giusto che sia avendo davanti una squadra ben organizzata ed allenata, difficoltà abbiamo chiuso il primo tempo in parità. La partita è stata piena di episodi e decisioni viste e riviste. Abbiamo rischiato di andare sotto con il rigore di Cerri, si possono dire tante cose. La partita per me è meritata, i rigori si segnano o si sbagliano. Ci abbiamo creduto. Con l’ultimo cambio ho messo un centrocampista al posto di un difensore ed è andata bene. Nel finale del primo tempo abbiamo concesso del palleggio ad una squadra con giocatori forti. Mi sembrava che Saric avesse perso dei punti di riferimento ed ho messo Bastoni. Nella seconda frazione abbiamo compiuto una riconquista di territorio ed ho forzato i cambi perché quando hai una rosa che ti da la possibilità di portare dentro energia è giusto farlo. Le sostituzioni ti possono dare o meno ragione. La Salernitana ha preso campo soprattutto nel primo tempo. Nel secondo tempo il pallino del gioco era stato ripreso dal Cesena. Gli episodi a 10′ dalla fine hanno determinato il risultato. La gara poteva finire in tutti i modi. Mi aspettavo i granata così con giocatori di talento e qualità come Verde che sono bravi e difficile da marcare. Abbiamo perso i riferimenti alla fine del primo tempo, ma non abbiamo concesso tanto. Io e Breda abbiamo giocato insieme nelle giovanili della Sampdoria ed è un ragazzo meraviglioso. Gli auguro tutto il bene del mondo".
A svoltare il match il guizzo di Giuseppe Prestia, miglior modo possibile per festeggiare le 100 caps con i romagnoli: "Sono felice della rete perchè avevano sbagliato il rigore e con il goal abbiamo dato il colpo di grazia. - riprende SalernitanaNews - Raccogliamo il lavoro dei primi 6 mesi dove abbiamo avuto un periodo discontinuo. Il nostro è un bel gruppo. Ho avuto un periodo molto difficile, le mie forze sono state dimezzate da un fattore esterno e familiare. Adesso ho ritrovato serenità e penso solamente al calcio. La Salernitana ci ha messo in difficoltà. Conosco Cerri da molti anni e conoscevo le sue caratteristiche. Lui è più grosso di me e non è stato semplice. Nei primi 25′ stavamo facendo bene a mio avviso, ma un contropiede può portare ad indietreggiare. Nei momenti di difficoltà la squadra sa rialzarsi. Abbiamo le punte che corrono kilometri a partita e questo è lo spirito giusto. Il rigore sbagliato ci ha dato fiducia, ma penso che la partita è stata sbloccata da una palla inattiva: la Serie B è questa. A loro è andata male mentre a noi bene".
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