Nella notte fra il 2 e il 3 marzo, al Dolby Theatre si è tenuta la novantasettesima edizione degli Oscar. Procediamo a dare uno sguardo ai vincitori.
Sebbene ci siano stati in gara parecchi blockbasters, potrebbe sorprendere alcuni sapere che il film più premiato è stato Anora, di Sean Baker, vincitore del premio al miglior film, al miglior regista, alla migliore attrice protagonista (con Mikey Madison), miglior sceneggiatura originale e miglior montaggio, per un totale di cinque statuette. A seguire c’è “The Brutalist”, di Brady Corbet, con tre statuette assegnate per il migliore attore protagonista (Adrien Brody), la miglior fotografia (Lol Crawley) e miglior colonna sonora originale (Daniel Blumberg). Terzo sul podio “Dune – Parte Due”, vincitore del miglior sonoro (assegnato a Gareth John, Richard King, Ron Bartlett e Doung Hemphill) e migliori effetti visivi (Paul Lambert, Stephen James, Rhys Salcombe e Gerd Nefzer).
Da menzionare sicuramente c’è “Conclave”, di Peter Straughan, vincitore della miglior sceneggiatura non originale nonostante non fosse fra i candidati favoriti, e “Flow – Un mondo da salvare” come vincitore del premio a miglior film d’animazione. Grande disdetta per “Nosferatu”, che aveva la possibilità di vincere i premi per la fotografia e i costumi. Per quanto riguarda i cortometraggi, spiccano “I’m not a robot” e “The Only Girl in the Orchestra - La storia di Orin O'Brien”, rispettivamente vincitori del premio al miglior cortometraggio e al miglior corto-documentario.
Anche questa edizione degli oscar si è chiusa, non senza controversie e commenti. Forse non un anno molto emozionante dal punto di vista delle nomination ma qualche sorpresa c’è stata.
Se vuoi essere tempestivamente aggiornato su quello che succede a Salerno e provincia, la pagina facebook di Salerno in Web pubblica minuto per minuto notizie fresche sulla tua home.