di Massimiliano Catapano
Nel giorno dedicato alle donne, l'8 marzo, il Comune di Salerno ha scelto di rendere omaggio a Elisa Claps, vittima di una delle pagine più dolorose della cronaca italiana. La rotatoria di Parco Arbostella è stata ufficialmente intitolata alla giovane studentessa di Potenza, strappata brutalmente alla vita nel settembre del 1993. Un gesto significativo e profondamente simbolico, quello dell’amministrazione salernitana, che proprio nella giornata della Festa della Donna ha voluto ricordare Elisa, vittima della violenza che troppo spesso colpisce le donne, trasformando il suo nome in un monito affinché tragedie simili non si ripetano. Elisa aveva solo 16 anni quando scomparve nel nulla dopo essere uscita di casa per incontrare un conoscente. Per 17 anni, la sua famiglia ha vissuto nell’angoscia, fino a quando, nel 2010, il suo corpo è stato ritrovato nel sottotetto della Chiesa della Santissima Trinità di Potenza. Le indagini hanno poi accertato che la ragazza era stata uccisa lo stesso giorno della scomparsa.
Per il suo omicidio, il Tribunale di Salerno ha condannato Danilo Restivo a 30 anni di carcere. L’uomo, però, sta scontando una pena di 40 anni in Inghilterra per un altro delitto, commesso con modalità simili. Alla cerimonia di intitolazione del Largo Elisa Claps erano presenti il vicesindaco di Salerno, Paki Memoli, la madre della giovane, Filomena Iemma, e il fratello, Gildo Claps, che da anni lotta per mantenere viva la memoria della sorella e per ottenere piena giustizia. L’iniziativa del Comune di Salerno rappresenta un gesto di sensibilizzazione importante, ma non deve restare un caso isolato. Sarebbe significativo che in ogni città della Campania e, ancor meglio, in tutta Italia, ci fosse una strada o una piazza intitolata a Elisa Claps. Il suo nome deve continuare a vivere, non solo per rendere giustizia alla sua memoria, ma anche per ribadire il diritto di ogni donna a vivere libera, senza paura. Nel giorno della Festa della Donna, Salerno ha dimostrato con questo tributo che il ricordo delle vittime di femminicidio non può e non deve svanire. Ma il cammino per un cambiamento reale è ancora lungo: serve una società che non si limiti a commemorare, ma che si impegni concretamente per proteggere le donne da ogni forma di violenza.
Altri articoli di questo autore:
Se vuoi essere tempestivamente aggiornato su quello che succede a Salerno e provincia, la pagina facebook di Salerno in Web pubblica minuto per minuto notizie fresche sulla tua home.