Metabolizzata la sconfitta di misura rimediata in finale di Coppa Italia la Jomi Salerno guarda al futuro con fiducia. Al Play Hall di Riccione il club salernitano ha offerto un’ottima Pallamano, come confermato dall’opinione pubblica, dimostrando di avere tutte le carte in tavola per contendersi il tricolore. Dopo una settimana di sosta però, è tempo di rimettersi al lavoro per proseguire al meglio la regular season. Sabato prossimo alla "Palumbo" arriverà la compagine altoatesina del Brixen Sudtirol, attualmente al sesto posto in classifica. "Ci rimettiamo a lavoro consapevoli della nostra forza - osserva il presidente Mario Pisapia - forza dimostrata in occasione delle Finals di Coppa Italia, manifestazione che ci ha visti protagonisti fino alla fine. Il rammarico per il successo mancato deve rappresentare, per tutto il gruppo, prezioso carburante per il finale di stagione; in palio c’è ancora il titolo più importante quello per il quale stiamo lavorando con grande impegno. La stagione è stata fin qui caratterizzata da troppi alti e bassi, ma a Riccione si è vista una Jomi all’altezza del suo blasone, della sua tradizione. D’altronde, quarant’anni di attività sempre ad alto livello non s’improvvisano".
Il patron puntualizza: "Sconfitta frutto di sviste arbitrali? Gli errori fanno parte del gioco, possono capitare in uno sport veloce e di contatto come la Pallamano, non ci piace aggrapparci a queste situazioni, non l’abbiamo mai fatto, piuttosto preferiamo focalizzare l’attenzione sui nostri errori e lavorare affinchè non si ripetano. La storia di Salerno è una storia lunga, caratterizzata da tanti successi ma anche da sconfitte brucianti che, se bene interpretate e gestite, aiutano a crescere. S’impara anche dagli errori: l’importante è essere consapevoli delle proprie forze, delle proprie potenzialità e non lasciarsi distrarre da tutto ciò che succede intorno. Un plauso - conclude - va fatto soprattutto alle più giovani, quelle ragazze che hanno scelto Salerno per completare il loro percorso di crescita e che, ne sono certo, come da tradizione rappresentano il presente ed il futuro del nostro club". L’elenco dei giovani talenti che hanno scelto la serietà e la progettualità di Salerno è lunghissimo e riempie d’orgoglio il patron salernitano. "Penso ad atlete del valore di Federspieler, Ettaki, Prunster, Ferrari, Landri, Manojlovic per arrivare a Dalla Costa e alle tante millenials che abbiamo oggi in organico, comprese quelle venute fuori dal nostro vivaio, testimoniano la grande lungimiranza che ha sempre avuto il nostro club. Sono certo che, come successo già in passato, anche questa volta la freschezza e l’esuberanza delle più giovani potranno darci una spinta in più".
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