di Massimiliano Catapano
L’ospedale "Fucito" di Mercato San Severino si conferma un polo d’eccellenza nella sanità italiana, con il reparto di Endoscopia Operativa dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno che ancora una volta ottiene un riconoscimento di prestigio internazionale. A distinguersi è la dottoressa Carmela Abbatiello, giovane gastroenterologa ed endoscopista di soli 34 anni, selezionata tra le migliori professioniste del settore per partecipare a un prestigioso progetto formativo internazionale. Insieme ad altre 11 specialiste provenienti da Europa, Asia e Nord Africa, la dottoressa Abbatiello avrà l’opportunità di prendere parte a un percorso di alta formazione che toccherà diverse città europee e culminerà il prossimo febbraio. Un traguardo che premia il suo talento, il suo impegno e la qualità della formazione ricevuta.
Un'opportunità straordinaria per il futuro della medicina
"Essere stata scelta tra tante professioniste del settore è un’enorme soddisfazione. - afferma la dottoressa Abbatiello - La selezione è avvenuta sulla base del curriculum vitae e dell’attività di ricerca svolta presso il mio centro. Questa esperienza rappresenta per me un motivo di orgoglio e un’importante occasione di crescita: mi permetterà di confrontarmi con realtà sanitarie diverse e di acquisire nuove competenze, fondamentali per innovare e migliorare costantemente il nostro reparto". Parole che mettono in luce la determinazione e l’entusiasmo di una giovane professionista che, nonostante la sua età, ha già raggiunto risultati di grande rilievo nel campo dell’endoscopia operativa.
Il plauso dei colleghi: "Un medico di grande valore"
Il riconoscimento ottenuto dalla dottoressa Abbatiello non stupisce chi ha avuto modo di lavorare con lei. Tra questi, il dottor Attilio Maurano, figura di riferimento per il reparto di Endoscopia del Fucito, che esprime parole di stima nei suoi confronti: "La scelta della dottoressa Abbatiello conferma ciò che ho sempre pensato di lei: è una professionista pragmatica, preparata, con una passione autentica per la sua professione e un’attenzione meticolosa alla cura del paziente. Il nostro reparto ha costruito nel tempo un’equipe di giovani talenti capaci di rappresentare con autorevolezza la sanità campana, e questo riconoscimento ne è una dimostrazione concreta".
Gli fa eco il dottor Claudio Zulli, attuale responsabile facente funzioni del reparto, che sottolinea l’importanza del contributo della dottoressa Abbatiello all’interno del team: "Carmela è un elemento prezioso per il nostro gruppo: la sua dedizione quotidiana è una garanzia di qualità, metodo e innovazione, soprattutto nell’ambito dell’Endoscopia Biliopancreatica. La sua partecipazione a questo progetto porterà sicuramente nuove competenze e nuove prospettive al nostro reparto". E proprio l’innovazione è al centro del lavoro svolto dall’equipe dell’AOU Ruggi, che il mese prossimo avrà l’onore di partecipare a importanti convegni europei per presentare i risultati delle proprie ricerche nel trattamento delle patologie tumorali dell’apparato digerente e del pancreas.
Un successo che premia il merito e abbatte i pregiudizi
A congratularsi con la dottoressa Abbatiello è anche il Direttore del "Ruggi", Vincenzo D’Amato, insieme alla Direzione Strategica dell’azienda ospedaliera, che sottolineano come questo riconoscimento accresca ulteriormente il prestigio della struttura sanitaria salernitana. Questo successo dimostra che la competenza e il merito non hanno età. Troppe volte si tende a sottovalutare i giovani professionisti, come se l’esperienza fosse l’unico metro di giudizio per valutare le capacità di un medico. Ma la realtà è ben diversa: il talento, la passione e la preparazione possono emergere anche in età giovane, e anzi, la sanità italiana dovrebbe fare di più per valorizzare i suoi talenti, evitando che professionisti di valore siano costretti ad emigrare all’estero in cerca di opportunità che nel nostro Paese faticano a trovare. Basta pregiudizi verso i giovani: il loro contributo è essenziale per il futuro della sanità. Se vogliamo un sistema sanitario innovativo e competitivo, dobbiamo investire in queste eccellenze, coltivandole all’interno delle nostre strutture. La storia della dottoressa Abbatiello è un esempio di quanto si possa ottenere quando il talento viene riconosciuto e valorizzato. E il "Fucito" di Mercato San Severino si conferma ancora una volta un modello di eccellenza nella sanità italiana ed europea.
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