Confermare il buon rendimento di inizio 2025 e provare ad alzare l'asticella da qui alla fine della regular season. E' con queste prerorgativa che l'Us Garibaldi si appresta ad ospitare nella 19a giornata del girone B di B2 i Diavoli Rosa Brugherio dopo il bel blitz di Lazzate. "La prima parte di stagione è stata un po' in salita, sicuramente anche perchè eravamo una squadra nuova e ancora da assestare bene in diversi ambiti. - fotografa la situazione Caterina Lalli - Per quanto riguarda le aspettative invece cerco sempre di non crearmene e di vivere il tutto un po' come viene. Sicuramente sono rimasta stupita dalla società, che già all'inizio si era dimostrata ben organizzata e con tanta voglia di fare, con il passare del tempo si è confermata seria e appassionata. Si vede proprio che le cose sono fatte con il cuore e perchè veramente hanno piacere di farle. Nella seconda parte del campionato sicuramente c'è ancora tanto da lavorare (in fondo non bisogna mai smettere). Essendo giovani siamo altalenanti alle volte e questo spesso porta a perdere qualche partita, però sono convinta che con un po' più di costanza e grinta in più non ci manca niente per fare bene. Per quanto riguarda le giovani in prima squadra, essendo stata nel passato una di loro, è sempre importante essere d'esempio e spronarle a dare il loro meglio. Bisogna avere un po' il ruolo della sorella maggiore diciamo!".
La classe 2003 è esempio virtuoso del rendere compatibili gli impegni agonistici con quelli del quotidiano: "Conciliare il tutto non è mai semplice, soprattutto allenandosi quasi tutti i giorni. Già quando frequentavo il liceo era un impegno bello grande, ora con l'Università lo è ma bene o male la gestione è un po' più autonoma quindi per alcuni tratti più semplice. Sicuramente serve tanta forza di volontà e tanto sacrificio; ricordo i tanti "non posso ho allenamento", ma ad oggi sono contenta di averne pronunciati, perchè la Pallavolo ha forgiato il mio carattere e il mio modo di essere".
Una passione esplosa in breve tempo e divenuta fuoco sacro che arde sempre di più: "Ho iniziato a giocare a Pallavolo da bambina, quando avevo 5 anni, un po' perchè lo facevano le mie amiche, un po' per provare uno sport nuovo dopo averne provati vari e da subito è nato un grande amore. Sicuramente mi ha spinto a continuare la passione, ma anche ciò che la Pallavolo mi dava a livello di conoscenze, educazione e amicizie. All'inizio nella piccola società dove giocavo facevo il centrale, essendo una delle più alte in quel contesto, poi nel corso degli anni sono diventata banda e quindi ho avuto la possibilità di imparare a ricevere e a difendere meglio. Attualmente faccio banda/opposto, diciamo che in questo senso mi sento un po’ un jolly. Ovviamente non sono stata io a scegliere il mio ruolo, però posso dire che ad oggi ne sono soddisfatta".
Giovane ma con alle spalle tante esperienze significative: "Il ricordo al quale sono più legata probabilmente è il Trofeo delle Regioni con la Toscana che ho disputato nel 2018, probabilmente li ho capito veramente che la Pallavolo poteva essere qualcosa di più di una semplice passione e che sarebbe potuta diventare parte fondamentale e integrante della mia vita. Ovviamente anche dal punto di vista umano mi ha lasciato tanto. Onestamente rifarei tutto, nel bene o nel male, perchè qualsiasi cosa aiuta a crescere e a capire ciò che si vuole e soprattutto chi si vuole essere. Sicuramente l'anno in cui sono stata a Isernia è quello che a livello caratteriale mi ha fatto acquisire più sicurezza e consapevolezza di me stessa. Sono grata ai tanti legami costruiti in questi anni, ogni compagna mi ha lasciato qualcosa e mi ha fatto crescere sotto un diverso punto di vista".
Umiltà e serenità per affrontare il presente e futuro prossimo: "Come obiettivo mi pongo quello di non fermarmi mai davanti a nessun ostacolo e di continuare a voler migliorare il più possibile, mentre per quanto riguarda quello collettivo, spero che l'anno si concluda nel migliore dei modi perchè veramente sarebbe un orgoglio ripagare la società finendo bene questo campionato. Ci auguro di essere unite e grintose". Le premesse ci sono tutte, dal suo posto 4 con la numero 17 che sfida la cabala, Caterina ha tutte le carte in regola per togliersi le soddisfazioni che merita per essersi costruita da sè.
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