di Massimiliano Catapano
Con lo 0-4 rifilato al Sidus Rotondi, la formazione Juniores del Città di Solofra ha chiuso il girone E davanti a tutti. Abbiamo intervistato il tecnico, il salernitano Giovanni Lanzara, per ripercorrere insieme a lui la straordinaria stagione che ha portato la squadra alla vittoria del campionato regionale e alla qualificazione ai play-off. Un traguardo storico per il club, che mai prima d’ora aveva visto una sua formazione giovanile raggiungere un simile risultato. Una cavalcata entusiasmante, nata dalle difficoltà iniziali, superate con sacrificio, unità e un cambio di mentalità che ha portato il gruppo a reagire con forza e determinazione. Ora è tempo di festeggiare questo incredibile traguardo, come annunciato dallo stesso presidente della società.
- Mister Lanzara, il Solofra ha conquistato un traguardo importante qualificandosi ai playoff del campionato Juniores regionale. Quali sono stati i fattori chiave che hanno permesso alla squadra di raggiungere questo obiettivo?
Giovanni Lanzara: "Il segreto di questo successo è stata la società. Un gruppo di persone oneste, intelligenti e competenti che ha sempre rispettato i ruoli e mi ha supportato in ogni difficoltà. Dal presidente fino al magazziniere, ognuno ha dato il proprio contributo con professionalità e dedizione. Il club ci ha garantito tre allenamenti a settimana più una rifinitura, permettendoci di lavorare in modo serio e strutturato. Anche i calciatori hanno avuto un comportamento esemplare, affrontando la stagione con la mentalità di veri professionisti".
- Qual è stata la partita più significativa di questa stagione e quale momento ritieni sia stato il più determinante per il cammino della squadra?
Giovanni Lanzara: "Senza dubbio, il momento più difficile è stato l’esordio contro il Siconolfi, una sconfitta pesantissima in cui abbiamo subito cinque goal. Quella partita è stata un vero e proprio schiaffo, che ci ha costretto a guardarci dentro e a capire che dovevamo cambiare qualcosa. Tornammo a casa a testa bassa, ma io capii che il mio approccio doveva essere diverso: invece di impormi sulle mie idee di gioco, decisi di adattarmi alle caratteristiche dei ragazzi, valorizzandoli nei ruoli più adatti e costruendo un sistema su misura per loro. Da quel momento, abbiamo affrontato ogni partita con umiltà, determinazione e sacrificio, senza pensare troppo al risultato ma concentrandoci sul dare sempre il massimo. Questa mentalità ci ha permesso di affrontare tutte le squadre senza paura, dimostrando che non eravamo affatto gli ultimi della classe. Due vittorie, in particolare, hanno segnato il nostro percorso: la trasferta contro il San Giorgio, una partita durissima in cui abbiamo dimostrato maturità e carattere, e la vittoria esterna contro il Cervinara, un campo ostico dove, nonostante avessimo subito due goal, siamo riusciti a segnarne quattro. Questi successi ci hanno dato la consapevolezza che potevamo puntare in alto".
- Lavorare con giovani calciatori significa anche aiutarli a crescere non solo dal punto di vista tecnico, ma anche umano. Quali sono i valori che cerchi di trasmettere ai tuoi ragazzi dentro e fuori dal campo?
Giovanni Lanzara: "Allenare i giovani non è semplice, perchè si tratta di una fascia d’età molto delicata. Ognuno ha il proprio carattere e le proprie abitudini, e il nostro compito è guidarli senza snaturarli, ma aiutandoli a capire quali siano le cose importanti. Il messaggio che voglio trasmettere è semplice: lealtà, onestà e determinazione. I ragazzi devono essere pronti a lottare sempre, senza mai tirarsi indietro. L’allenamento deve essere affrontato con serietà, perchè solo attraverso il sacrificio si ottengono i risultati. Non è facile inculcare questa mentalità, soprattutto a chi gioca meno, ma con il tempo anche loro hanno capito che l’unico modo per crescere è dare sempre il massimo. Alla fine, ciò che conta non è chi gioca di più o di meno, ma il contributo che ognuno riesce a dare quando viene chiamato in causa".
- Ora che siete ai play-off, quali sono le tue aspettative? Come preparerai la squadra per affrontare questa fase così delicata della stagione?
Giovanni Lanzara: "Abbiamo fatto qualcosa di incredibile. Io e il mio collaboratore, Vincenzo Guarino, ci siamo detti che abbiamo compiuto un 'miracolo'. Inizialmente, dopo la prima partita, pensavamo che avremmo dovuto lottare solo per salvarci, e invece la squadra ha reagito alla grande, seguendo tutte le nostre direttive e dimostrando di poter competere con chiunque. Ora ci godiamo il momento e prepareremo i play-off con la stessa umiltà e voglia di sacrificarsi che ci ha portato fino a qui. Il presidente ha annunciato una grande festa per celebrare questa impresa, perchè nella storia del Solofra nessuna squadra giovanile aveva mai vinto un campionato regionale. È un motivo di grande orgoglio per tutti noi".
- Guardando al futuro, quali sono i tuoi obiettivi come allenatore e quali ambizioni hai per questa squadra nei prossimi anni?
Giovanni Lanzara: "Quando ho accettato di allenare il Solofra, sapevo già che sarebbe stato per un solo anno. Dopo tante esperienze con i settori giovanili, sento il bisogno di fare un passo avanti e provare a misurarmi con una prima squadra. Se arriverà l’occasione, sarò felice di coglierla. In caso contrario, tornerò nelle scuole calcio, dove si lavora con più serenità e senza pressioni. Il mio obiettivo è sempre lo stesso: far crescere i ragazzi e prepararli nel miglior modo possibile per il salto nel calcio dei grandi".
- Dal punto di vista tattico, quale è stato il modulo o l’approccio di gioco che ha dato maggiore solidità e identità alla squadra? Hai dovuto adattare il sistema di gioco in base agli avversari o hai mantenuto una filosofia ben precisa durante tutta la stagione?
Giovanni Lanzara: "Credo molto nel 4-4-2, perchè è un modulo che obbliga tutti i giocatori a lavorare sia in fase di possesso che di non possesso. Non abbiamo mai studiato troppo gli avversari, perché a questo livello non è possibile analizzarli in modo dettagliato. Ho sempre preparato la mia squadra nel miglior modo possibile, lavorando su diverse soluzioni tattiche per poterci adattare anche durante la partita. L’importante è che i ragazzi sappiano cosa fare in ogni situazione di gioco".
- Ogni allenatore ha un punto di riferimento nel mondo del calcio. C’è un tecnico a cui ti ispiri o una filosofia di gioco che cerchi di trasmettere alla tua squadra?
Giovanni Lanzara: "Non ho un allenatore di riferimento assoluto, ma mi piacciono quelli che puntano sul gioco corale. Amo il fraseggio e il possesso palla, ma sono anche consapevole che il calcio moderno impone di saper cambiare strategia in base alla situazione. Il passato ci ha insegnato che, a volte, difendersi con ordine e giocare in modo più diretto può essere la soluzione migliore. Noi abbiamo alternato momenti di bel gioco a fasi più battagliere, ed è grazie a questo equilibrio che abbiamo vinto il campionato".
Il Solofra Juniores ha scritto la storia. Un'impresa nata da sacrificio, umiltà e lavoro di squadra. Ora, è tempo di festeggiare. Poi, testa ai play-off: perchè nel calcio, come nella vita, nulla è impossibile.
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