di Massimiliano Catapano
Si è spento all’età di 37 anni Renato Castagno, detenuto del carcere di Salerno, colpito da un infarto dopo aver avvertito un forte dolore al petto. L’uomo è stato immediatamente soccorso e trasferito in ospedale, ma ogni tentativo di salvarlo è stato vano. A rendere nota la triste notizia è stata la sua legale, l’avvocato Bianca De Concilio, che non ha nascosto il suo profondo rammarico per non essere riuscita a ottenere un esito diverso per il suo assistito. Castagno, infatti, soffriva già da tempo di problemi di salute, tra cui ipertensione e una serie di ictus pregressi.
La sua avvocata aveva presentato un’istanza al Magistrato di Sorveglianza affinchè si valutasse la compatibilità delle sue condizioni con la detenzione, ma il decesso ha purtroppo reso vano qualsiasi intervento. "La giustizia, anche questa volta, si è lasciata sorprendere dalla morte", ha dichiarato l’avvocato De Concilio, esprimendo il suo dolore per una vicenda che lascia aperti molti interrogativi. A soffrire più di tutti, però, è la famiglia di Castagno, in particolare la sua figlia, che nel giorno della Festa del Papà ha dovuto dire addio per sempre al suo genitore. Un epilogo tragico che ripropone il dibattito sulle condizioni di salute dei detenuti e sulla necessità di un sistema che possa garantire una valutazione attenta dei casi più delicati.
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