Dopo la Coppa Italia tornano in vasca le coppe europee. La RN Savona nel terzo turno dei Quarti di finale (group stage B) di Champions League perde alla "Zanelli" 10-14 con i campioni di Spagna del Barceloneta. I biancorossi, unica italiana rimasta nella massima competizione europea per club e privi dell'infortunato mancino azzurro Luca Damonte, sono avanti 2-0 in avvio con Figlioli (rigore) e Bruni (extra player) e chiudono il primo tempo in vantaggio 3-2 con Patcheliev, tenendo fino al 5-5 di Gullotta dopo una serie di botta e risposta. I catalani la ribaltano a ridosso della pausa lunga con Sanahuja e il jolly del portiere Unai Aguirre ma i liguri sono ancora in partita (7-7 di Guidi ed 8-9 con Patcheliev, entrambi a referto con una terna) in chiusura di terzo periodo. Figlioli sbaglia il penalty del potenziale pari ad 1'' dal 24' e nell'ultimo tempo si concretizza lo strappo decisivo della squadra gialloblu che ha in Vigvari il miglior marcatore con 4 goal e due rigori realizzati. A dare la spallata decisiva i doppiettisti Sanahuja, Bustos e l'eterno Perrone insieme al solista Famera. Nel finale fuori per 3 falli gravi Figlioli, Bruni e gli avversari Famera e Bustos. Completa il quadro il mancato sposo recchelino Granados, a segno dai 5 metri (di Merkulov l'altra rete locale). Nell'altro incontro del gruppo B a Oradea la corazzata campione d'Europa del Ferencvaros batte 7-18 i romeni padroni di casa.
In Euro Cup procede a passo spedito la marcia verso il titolo da parte della Pro Recco. Nel posticipo della "Sciorba", i biancocelesti freschi vincitori della coccarda tricolore a Napoli suggellano il pass per la Semifinale doppiando 14-7 il Vasas Plaket nel ritorno dei Quarti. Di Fulvio apre le danze e dai 5 metri realizza ad inizio secondo tempo il 4-1. Tre lunghezze di vantaggio che si trascinano anche all'intervallo lungo quando Batori (2), sempre dal dischetto virtuale, replica al piazzato di Fondelli: 6-3. Si riparte con lo stesso copione nella ripresa con i padroni di casa che sgasano sul +5 con Cannella e Condemi raggiungendo, dopo una serie di schermaglie, il massimo vantaggio con l'11-4 siglato dal doppiettista Durik. L'ex savonese Durdic interrompe il break locale ma l'ultimo quarto è utile solo alle statistiche. Cannella con due reti consecutive completa la quaterna del +8, Fondelli va di tripletta e vendica il precedente errore dai 5 metri (para Mizsei nel terzo tempo). In superiorità numerica gli ospiti dimezzano il gap con il succitato montenegrino e Gabor (entrambi autori di una doppietta), sfruttando l'espulsione definitiva di Iocchi Gratta. Di Ratizi l'altra segnatura magiara, completano la festa recchelina Hallock e Younger.
Svanisce, invece, il sogno di un derby italiano per l'AN Brescia. I lombardi cadono 14-10 in Serbia con il Radnicki. Sulla stessa falsa riga della gara d'andata a Mompiano, si parte su ritmi piuttosto elevati. Dolce sblocca la sfida ma i padroni di casa replicano con grande determinazione e si guadagnano due rigori, il primo realizzato da Nikola Jaksic per il provvisorio pareggio ed il secondo fallito dal grande ex di turno Vapenski, murato da Baggi Necchi (il georgiano avrà modo di rifarsi). I ragazzi di Stevanovic collezionano espulsioni a iosa e con l'uomo in più si portano sul triplo vantaggio, mantenuto al 16' con l'acuto di Drasovic. Le distanze rimangono inalterate per buona parte della terza frazione dove, ad ogni tentativo di rientro biancazzurro, puntualmente arriva la decisa controreplica serba. Gianazza dal centro infila il -2 ed il bis personale che riaccende l'entusiasmo bresciano, subito spento dalle stoccate di Jaksic e Rasovic per il 10-6 ad 8' dalla conclusione. Ancora Dolce prova a suonare la carica per i suoi ma è l'ultima, vera, fiammata. Nell'ultimo periodo escono per limite di falli Janovic e Dadvani (un goal per lui) da una parte, Guerrato e Ferrero (a segno in avvio di ripresa) dall'altra. Rasovic e Pijetlovic completano le rispettive triplette, Vasic (altro doppiettista come Murisic) confeziona l'ennesimo cioccolatino in extra player e chiude i giochi. Vane le ultime segnature lombarde di Alesiani (due volte) e Giri che fanno seguito alla precedente doppietta di Irving.
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