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Giovanni Esposito: "Diamo voce a chi non ha voce". L'impegno del Movimento Italiano Disabili in Campania

22/03/2025

di Massimiliano Catapano

Nel cuore della Campania, una voce si leva forte per difendere i diritti delle persone con disabilità. Giovanni Esposito, nato ad Avellino nel 1987 con una grave disabilità, ha trasformato la sua esperienza personale in una missione di vita: combattere le ingiustizie e garantire inclusione e dignità a chi troppo spesso viene dimenticato. Dal 2019 è il coordinatore regionale della Campania per il Movimento Italiano Disabili (MID), un’organizzazione apartitica che si batte per una politica sociale equa e inclusiva. Lo abbiamo intervistato per approfondire il suo percorso, le battaglie del MID e le prospettive future per le persone con disabilità in Campania.

Dall'esperienza personale all'attivismo

- Giovanni Esposito, può raccontarci qualcosa di lei? Qual è stato il percorso che l’ha portata a diventare coordinatore regionale del MID?

"La mia storia è segnata dalla disabilità, ma anche dalla determinazione di non arrendermi alle difficoltà. Ho vissuto sulla mia pelle le barriere, non solo fisiche, ma anche culturali e sociali, che ancora oggi impediscono una vera inclusione. Nel 2012 ho deciso di mettermi in gioco e di diventare la voce di chi non ne aveva una. Questo impegno mi ha portato, nel 2019, a diventare coordinatore regionale del Movimento Italiano Disabili per la Campania".

- C'è stato un episodio in particolare che l'ha spinta ad agire in prima persona?

"Ce ne sono stati tanti. Uno dei più significativi è stato lo scandalo dei contrassegni per i parcheggi riservati ai disabili ad Avellino: troppi pass emessi, spesso senza criterio, che rendevano impossibile per chi ne aveva davvero bisogno trovare un posto disponibile. Ho denunciato questa situazione anche alla magistratura. Un altro caso emblematico è il Centro per l’Autismo, atteso da trent’anni e mai aperto. E poi gli uffici di riabilitazione dell’ASL di Avellino, inaccessibili. Tutte queste ingiustizie mi hanno spinto a scendere in campo in prima persona".

Il ruolo del Movimento Italiano Disabili

- Quali sono le missioni e gli obiettivi principali del MID a livello regionale e nazionale?

"Il nostro obiettivo è lottare per una giustizia sociale concreta, promuovendo una politica apartitica che metta realmente al centro le persone con disabilità. Ci battiamo per l’accessibilità, l’inclusione nel mondo del lavoro, il miglioramento delle pensioni di invalidità e il superamento delle barriere, sia architettoniche che culturali. Inoltre, il MID offre una piattaforma politica per i disabili che vogliono impegnarsi direttamente nelle istituzioni".

- Chiunque può aderire al MID?

"Sì, chiunque voglia sostenere la nostra causa può sottoscrivere la tessera del MID con una quota di 5 euro l’anno. Questo permette di partecipare attivamente alla vita dell’associazione, proponendo idee e contribuendo al miglioramento delle condizioni di vita delle persone con disabilità".

Le difficoltà delle persone con disabilità in Campania

- Quali sono le principali problematiche che le persone con disabilità affrontano quotidianamente nella nostra regione?

"La Campania non è ancora una regione a misura di disabile. Le criticità principali riguardano l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’inclusione scolastica e lavorativa, la mancanza di accessibilità nei trasporti pubblici e gli ostacoli nell’accesso alle cure sanitarie. In molti edifici pubblici non esistono ancora rampe o ascensori adeguati, e questo è inaccettabile".

- Avete notato miglioramenti negli ultimi anni o le problematiche restano le stesse?

"Alcuni passi avanti sono stati fatti, soprattutto nell’ambito dell’istruzione e della sensibilizzazione, ma le barriere culturali e mentali sono ancora forti. Molte persone vedono ancora la disabilità come un limite, anziché come una condizione che, con i giusti strumenti, può permettere di vivere una vita piena e dignitosa".

- Quali sono le carenze più gravi nei trasporti pubblici?

"Molti autobus e treni sono privi di pedane per le carrozzine, e questo rende impossibile per una persona con disabilità viaggiare in autonomia. Tre anni fa abbiamo organizzato una protesta ad Avellino per denunciare questa situazione, mostrando come i mezzi pubblici fossero del tutto inaccessibili".

Le battaglie del MID

- Quali sono le principali campagne che il MID sta portando avanti in Campania?

"Attualmente siamo in prima linea per l’aumento delle pensioni di invalidità. L’ultimo adeguamento è stato di appena 3 euro: una vergogna. Chiediamo un incremento di almeno 200-300 euro, per garantire una vita dignitosa. Stiamo anche lottando per il miglioramento dei servizi di riabilitazione e l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità".

- Il MID collabora con enti pubblici e privati?

"Sì, collaboriamo con agenzie per il lavoro, associazioni e istituzioni per offrire maggiori opportunità. Ad esempio, stiamo cercando di creare percorsi di formazione per favorire l’inclusione lavorativa".

Inclusione e cambiamenti culturali

- Negli ultimi anni, la percezione della disabilità nella società italiana è cambiata?

"Qualche passo avanti c’è stato, ma il pregiudizio è ancora forte. Molti vedono la disabilità come una condizione di inferiorità, piuttosto che una diversità da valorizzare. Bisogna lavorare ancora molto sulla sensibilizzazione".

- Quali sono gli ostacoli culturali più difficili da abbattere?

"La paura e l’ignoranza. Troppe persone credono che la disabilità sia un limite invalicabile, quando invece con le giuste politiche si potrebbe garantire un’inclusione reale".

- Il mondo del lavoro è abbastanza aperto all’inserimento delle persone con disabilità?

"No, c’è ancora troppa burocrazia e resistenza da parte delle aziende. Servono incentivi reali per le imprese che assumono persone con disabilità e più controlli per garantire che le normative vengano rispettate".

Prospettive future e messaggio finale

- Quali sono gli obiettivi a lungo termine del MID per la Campania?

"Vogliamo un cambiamento strutturale. Non possiamo più accettare che le persone con disabilità siano trattate come cittadini di serie B. Continueremo a lottare per diritti concreti e non solo promesse".

- Se potesse realizzare un cambiamento immediato, quale sarebbe?

"L’aumento delle pensioni di invalidità. Nessuno può vivere con una somma così ridicola. È una questione di dignità".

- Cosa si sente di dire alle persone con disabilità che si sentono abbandonate dallo Stato?

"Non siete soli. Unitevi a noi nel MID. Solo facendo sentire la nostra voce insieme potremo ottenere un vero cambiamento".

- Come si può contattare il MID?

"Per maggiori informazioni, è possibile contattarci al 3296166452 o scrivere all’email midregionecampania@gmail.com

Giovanni Esposito e il MID continuano la loro battaglia con determinazione, dimostrando che anche le voci più deboli possono diventare forti quando si uniscono per un obiettivo comune.

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