La forte sensazione è che se c’era un palazzetto da 10-15 mila persone, si sarebbe riempito senza problemi. File chilometriche alle entrate, persone fuori un PalaTriccoli super sold out, la risposta imponente di Jesi resteranno scolpite nella memoria di tutti gli appassionati di futsal. Un po' come la finale della 39esima edizione della Coppa Italia per la Feldi Eboli, che completa la collezione di trofei. Le mancava soltanto la coccarda tricolore, se la prende nella Final Eight di Jesi dopo una finale bellissima contro una indomita Ecocity Genzano, che si arrende a 3'' dalla fine. Sotto gli occhi del Presidente della Divisione Calcio a 5, Stefano Castiglia, e del commissario tecnico dell’Italfutsal Salvo Samperi, che in mattinata aveva riscosso il successo di un clinic sold out, Lucho Antonelli getta nella mischia Gabriele Ugherani, out col Napoli, in campo per l’infortunato Barra. In casa Ecocity Genzano David Marin recupera il malconcio De Oliveira, ma è senza lo squalificato Micheletto. Le volpi di Figu, come accaduto già nel derby con il Napoli in semi, partono fortissimo: Caruso approfitta di un errato colpo di testa all’indietro di Fantecele, e sblocca il risultato, un goal convalidato dal Video Support.
L’Ecocity Genzano accusa il colpo e capitola altre due volte a stretto giro di posta: Tiago Lemos s’inventa un golazo al volo sugli sviluppi di un corner, Selucio deposita in rete un eloquente 0-3. David Marin capisce che 5vs5 non c’è partita, così inserisce il portiere di movimento a 8’ dal termine della prima frazione. E fa bene: piovono occasioni per i castellani, una viene trasformata in rete da Taborda, con una staffilata su punizione. L’Ecocity Genzano si ripresenta in campo proprio con l’ex iridato argentino portiere di movimento. Le Volpi di Lucho Antonelli non sono quelli super performanti del primo tempo. E quando Nem s’inventa la magia del -1, la gara è completamente riaperta. 5vs5 la Feldi si lascia preferire di nuovo, Di Ponto (entrato nel primo tempo al posto di Mammarella) compie almeno due prodigiosi interventi. Così, riecco il portiere di movimento dell’Ecocity Genzano, pericolosissimo con Taborda, anche se Selucio da distanza siderale colpisce un palo. C’è gara fino a tre secondi dal termine, quando Venancio dalla sua area realizza il definitivo 2-4. Scudetto e Supercoppa nell’era Samperi: Lucho Antonelli, al primo colpo, regala l’ultimo trofeo mancante.
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