di Massimiliano Catapano
Un silenzio improvviso ha scosso il cuore della tifoseria granata. A 85 anni si è spenta Celeste Bucciarelli, storica sostenitrice della Salernitana, da tutti conosciuta come la "mamma degli ultras". La sua scomparsa lascia un vuoto profondo non solo in Curva Sud, ma in tutta la città di Salerno. Celeste (nella foto Us Salernitana in compagnia di Ciccio Rocco) non era una tifosa qualunque: era un simbolo vivente, una voce, uno sguardo, una carezza tra i tamburi e gli striscioni. Fu tra le fondatrici del gruppo "Le Fedelissime", donne che con fierezza e tenacia hanno difeso e amato la maglia granata in ogni angolo dello Stivale. Con lei, la passione per la Salernitana assumeva una forma materna, protettiva, mai remissiva. La sua immagine più iconica resterà legata allo stadio "Penzo" di Venezia, durante l’epica salvezza del Centenario, quando, aggrappata alle inferriate, assisteva con il cuore in gola alla lotteria dei rigori. Ma anche l’ultima apparizione pubblica, poche settimane fa, ha lasciato il segno: era all’"Arechi", per l’allenamento a porte aperte prima della sfida contro il Modena. In quell’occasione aveva salutato con affetto Luca Fusco e Roberto Breda, stringendo la maglia tra le mani e mostrando, ancora una volta, quella dedizione assoluta che l’ha resa leggenda.
La Salernitana l’ha ricordata con parole dense di gratitudine e rispetto. "Celeste ci ha insegnato che la Salernitana è femmina, che non si arrende e che le barriere si superano. - recita il messaggio del club - Quarant’anni al fianco della squadra, vissuti con amore incondizionato. La sua presenza resterà per sempre tra noi". Toccanti anche i tributi giunti dal mondo del tifo organizzato. Antonio Carmando, presidente del club "Mai Sola Salernitana 1919", le ha dedicato parole profonde: "Grazie per avermi fatto sentire parte di una famiglia. Per aver trasformato la solitudine delle trasferte in condivisione. Tutti ti immaginano nella curva del Paradiso, ma io avrei voluto ancora il tuo sorriso accanto nei momenti più difficili". Riccardo Santoro, presidente del Ccsc, ha voluto omaggiarla definendola "una compagna di mille avventure, una donna forte e leale, una vera leader". Il suo messaggio si è concluso con un augurio: "Continua a guidarci da lassù, con lo stesso spirito che hai sempre avuto". Anche la redazione di Salernoinweb si unisce al coro di cordoglio, ricordando Celeste come una donna capace di trasformare la passione in identità, e il tifo in una forma di amore che travalica il tempo. Il suo spirito non abbandonerà mai lo stadio Arechi, che resterà per sempre la sua casa.
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