di Massimiliano Catapano
Non sarà una semplice partita quella che attende la Salernitana contro il Palermo. Alla vigilia della sfida delicatissima contro i rosanero, il tecnico granata Roberto Breda ha parlato in conferenza stampa con il cuore in mano, sottolineando come questa gara assuma un valore ancora più profondo, anche per onorare la memoria di Celeste, storica figura vicina al club e recentemente scomparsa. Ad aprire l’incontro con i giornalisti, il responsabile della comunicazione Alfonso Maria Avagliano ha annunciato che la squadra scenderà in campo con il lutto al braccio, un gesto simbolico che testimonia il forte legame tra Celeste e l’ambiente granata. "Celeste - ha detto Breda visibilmente commosso - è uno dei primi volti che ho conosciuto nel mio percorso a Salerno. Una donna di una dolcezza straordinaria, con un attaccamento incredibile ai colori della squadra. Anche quando le condizioni fisiche erano complicate, ha voluto esserci. È stato un atto d’amore che non dimenticherò mai. Domani dobbiamo giocare anche per lei”. La sfida con il Palermo rappresenta un crocevia fondamentale per la stagione della Salernitana. Otto partite al termine, otto finali. "Ora conta solo il Palermo - ha affermato Breda - dobbiamo affrontare ogni match come un’occasione per fare punti, senza badare al nome dell’avversario. Il Palermo, per qualità, è secondo solo al Sassuolo. Ma noi dobbiamo guardare a noi stessi, con la volontà di ottenere risultati a prescindere da chi ci troviamo di fronte".
Un’attenzione particolare è stata riservata alla fase offensiva, ancora troppo poco incisiva. "La squadra crea tanto - ha sottolineato l’allenatore - anche più degli avversari, come si è visto a Bari. Ma dobbiamo migliorare nella concretezza sotto porta. Non basta arrivare lì, bisogna fare goal. È un aspetto che stiamo curando ogni giorno. Sappiamo che l’equilibrio richiede sacrificio, ma vogliamo essere più pericolosi e determinati nei momenti chiave. È in questo periodo che si costruisce la salvezza, non a maggio inoltrato". Buone notizie dall’infermeria: Lochoshvili ha smaltito la contusione ed è arruolabile. "Ha preso una botta - ha confermato Breda - ma si è allenato e sarà dei nostri. Anche Stojanovic è disponibile. Wlodarczyk? Lo valuterò oggi, ma ha fatto bene in Nazionale e il goal segnato è un segnale positivo. Ha entusiasmo e carattere, domani ci sarà". Sul piano tattico, il tecnico ha spiegato come il manto erboso dell’"Arechi", tra i migliori della Serie B, potrà favorire determinate soluzioni. "Valutiamo ogni dettaglio - ha precisato - il campo, le caratteristiche dei nostri giocatori, la possibilità di avere valide alternative. È tutto parte di un disegno che dobbiamo eseguire alla perfezione”.
Poi un pensiero anche agli avversari: "Il Palermo non è una squadra allo sbando, anzi. Contro il Venezia vincevano 2-0 fino al 70’. Hanno qualità e voglia di rivalsa. Per questo servirà una prova perfetta, fatta di coraggio, rispetto e determinazione. Non dobbiamo sottovalutare nulla". In chiusura, un’ultima riflessione sulla fase offensiva e sulla mentalità della squadra: "Non giochiamo per difenderci, anzi. A Bari, per esempio, abbiamo dominato il secondo tempo. È chiaro che ci sono momenti diversi in ogni gara. A volte si segna stando alti, altre restando bassi. Ma l’obiettivo è sempre lo stesso: essere più incisivi. Dobbiamo attaccare di più, costruire occasioni vere e sfruttarle. È questo il salto che dobbiamo fare". Una sfida che vale molto più dei tre punti. Domani lo stadio "Arechi" sarà teatro non solo di una battaglia sportiva, ma anche di un omaggio sincero a chi, come Celeste, ha vissuto la Salernitana con passione e dedizione.
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