di Massimiliano Catapano
Ancora una passo falso per la Salernitana, che perde 2-1 allo stadio "Arechi" contro il Palermo (rilanciato da Brunori e Pohjanpalo, tardiva la rete di Amatucci) e resta ancorata al penultimo posto della classifica con 30 punti in 31 giornate (foto Palermo FC). Una situazione sempre più preoccupante, con la retrocessione in Lega Pro che non è più un’ipotesi lontana, ma un rischio concreto. Roberto Breda, tuttavia, non alza bandiera bianca. Si presenta davanti ai giornalisti con sguardo deciso e parole che non lasciano spazio ai dubbi: "Le responsabilità sono mie e della squadra. Ma non ho intenzione di dimettermi, non è nel mio stile". Il tecnico granata parte da un’analisi lucida della gara, ammettendo che il secondo gol subito ha avuto un peso determinante: "Nel primo tempo non siamo partiti male nei primissimi minuti, poi abbiamo cominciato a sbagliare i tempi del pressing e abbiamo fatto le cose a metà. Il primo goal può capitare, è un episodio. Ma il secondo dovevamo evitarlo. Dopo quella rete, siamo andati in confusione e non ce lo possiamo permettere. Abbiamo le qualità per rimettere in piedi una partita quando siamo sotto di un gol, non di due". La reazione nella ripresa c’è stata, anche se tardiva. "Nel secondo tempo abbiamo avuto un atteggiamento diverso, più coraggioso, e per poco non l’abbiamo ripresa. È un film già visto: finiamo sempre in crescendo, ma non possiamo concedere tempo agli avversari. La partita è di 90 minuti, e bisogna giocarla tutta".
Sulle scelte tecniche, Breda ha difeso la decisione di lanciare Raimondo dal 1’: "Non si può puntare il dito su un solo giocatore. Quando non lo schiero mi viene chiesto perché resta fuori, quando lo metto in campo mi chiedete di Verde. Ma il primo tempo non è dipeso da Raimondo. L’equilibrio è fondamentale, anche nelle valutazioni". Il piano tattico della squadra, ha spiegato, era chiaro: "L’idea era attaccare la profondità con due punte nel primo tempo, e poi provare ad aggredire gli spazi tra le linee nella ripresa. Ma nella fase di non possesso siamo stati troppo in ritardo, e questo ha compromesso l’efficacia complessiva. Sapevamo cosa fare, ma abbiamo gestito male alcuni momenti cruciali". C’è anche un riferimento emotivo, forte, al legame con la tifoseria e al ricordo di Celeste, figura vicina alla squadra: "Tenevamo a questa partita per tanti motivi, anche per lei. Ma siamo entrati in campo con troppa tensione addosso. Andare al riposo sotto di due reti ha reso tutto più complicato. Se avessimo trovato il gol prima, forse staremmo raccontando un’altra storia". Sul fronte societario, Breda ha ammesso di non aver avuto confronti nel post partita con la dirigenza: "Non ho parlato con nessuno della società. Il confronto c’è stato solo con i ragazzi nello spogliatoio. Io continuo a lavorare, consapevole che la valutazione sul mio operato spetta ad altri. Ma non sono abituato a fuggire davanti alle difficoltà".
E sulla salvezza, nonostante la situazione pesantissima, il tecnico non perde fiducia: "Quando sono arrivato la situazione era difficile, e lo è ancora. Ma vedo segnali positivi: partite concluse senza subire gol, momenti in cui la squadra reagisce. Il gruppo ha valori veri. Se penso ad altre squadre, come la Reggiana che ha preso cinque goal o il Cosenza che ha subito un crollo dopo aver incassato il primo, credo che noi stiamo comunque dimostrando di non mollare mai. Mancano sette partite, e io ci credo per mille motivi. Finché c’è possibilità, dobbiamo provarci". Sette giornate, una classifica impietosa e un futuro in bilico. La Salernitana ha ancora tempo per cambiare il proprio destino, ma le possibilità si assottigliano. Serve uno scatto mentale, prima ancora che tecnico. E per Breda, la missione continua.
Amareggiato Gianmarco Ferrari, in particolare per non aver onorato al meglio la memoria di Celeste Bucciarelli che il tifo ha omaggiato al "Vestuti" e la società ha ricordato donando un quadro alla famiglia in sala stampa: "E’ una sconfitta che non volevamo, cercavamo di dare continuità alle ultime partite. La squadra c’è, in campo si è visto, abbiamo creato poco, ma la prestazione è stata fatta. Dobbiamo lavorare, pensando già alla prossima, ci sono 7 partite, con 5 scontri diretti. C’è dispiacere per Celeste, volevamo fare qualcosa per lei, so quello che lei ha rappresentato per questa tifoseria. Ci dispiace. L’episodio del goal ci ha condizionato, non dovevamo prendere il secondo perché ha compromesso la risalita. I risultati degli altri campi non hanno aiutato. Dobbiamo guardare a noi, noi calciatori sappiamo la passione dei nostri tifosi che sono sempre lì a sostenerci nonostante la fase negativa. Cercheremo di ricambiare questo affetto con i risultati. Ora serve lucidità, bisogna essere uomini ed avere la forza di andare oltre l’errore per far girare la partita. Siamo andati in tilt dopo il primo goal e questo non deve succedere per una squadra che si deve salvare. Oggi ci sono stati passi indietro in fase difensiva, abbiamo preso due goal e questo vuol dire che non abbiamo giocato bene. Bisogna pensare già alla prossima e ragionare partita dopo partita. La situazione che viviamo non è voluta da nessuno. E’ difficile ma vogliamo ancora dire la nostra, questa piazza non può retrocedere, dobbiamo fare punti".
In casa rosanero ad aprire le marcature capitan Brunori: "Era fondamentale fare una grande prestazione e l’abbiamo fatta, soprattutto nella prima frazione di gioco. Abbiamo messo in campo energia e spirito di sacrificio e siamo riusciti a portare a casa i tre punti. Blin è stato bravo a rimanere lucido, è stata un’azione spontanea". I tifosi ci danno una carica importante. Mancano sette partite e loro saranno fondamentali. Abbiamo bisogno del nostro pubblico, sta a noi portarli dalla nostra parte. Sassuolo? Sarà una partita difficile, come tutte. I neroverdi hanno grandi qualità, ma anche a noi non mancano. Bisogna affrontarla come oggi, dobbiamo dare continuità ai risultati". Tira un sospiro di sollievo mister Alessio Dionisi: "La partita di oggi è continuità di quello che stiamo facendo. I ragazzi stanno crescendo da gennaio. In 15′ si è stravolto il pensiero di una squadra che sta facendo quello che può con la potenzialità che ha. Dopo due settimane di chiacchiere e commenti, la squadra ha fatto un primo tempo incredibile. La prossima sarà ancora più difficile ed ogni gara avrà un valore importante. Oggi dove guardi guardi, tutte quelle che non erano favorite non hanno fatto risultato. Wra difficile, ma abbiamo portato a casa il risultato. Non siamo il Real Madrid e nemmeno il Sassuolo, siamo una squadra che porta una maglia molto importante ed i nostri giocatori sono forti per la B, ma alcuni non diventeranno campioni. I ragazzi hanno fatto una grande partita nei 90′ con la volontà di difendere il risultato. La rete nasce da un fallo su Diakité con il goal di Amatucci di testa, un giocatore forte ma non su questa caratteristica".
Il tecnico aggiunge: "Nel secondo tempo la Salernitana ci ha messo in difficoltà con il giro palla. - riprende SalernitanaNews - Noi siamo una squadra che deve essere anche operaia. Non ci possiamo aspettare di giocare 90′ come il primo tempo. Qui ha vinto solamente il Sassuolo da gennaio, la Cremonese ed il Modena sono crollati. Nei granata c’erano giocatori con più presenze in A che in B. I granata hanno dei valori, Ferrari l’ho allenato per tre anni ed è un giocatore incredibile. Non mi soffermo sulla scelta dei due attaccanti di Breda. Cerri e Verde hanno giocato di più insieme, ma anche Raimondo è un grande attaccante. Sapevo che ci potevano essere alternative per l’allenatore della Salernitana. Avrei firmato per non vedere Cerri e Verde insieme. Siamo stati bravi nel primo tempo a placarli, mentre nel secondo tempo siamo calati perdendo la nostra qualità nelle giocate, ma concedendo poco". Successivamente ha ribadito: "E’ stata una bella partita, nel primo tempo siamo stati veramente bravi. Nella ripresa poteva starci subire la loro foga, però li abbiamo contenuti bene. Peccato per la rete subita. Doveva essere una situazione comoda per noi e invece abbiamo preso gol di testa da un giocatore non molto alto. Portiamo a casa un ottimo risultato, questa vittoria è tutta dei ragazzi. La prossima è contro il Sassuolo, una squadra fuori categoria, ma ogni partita è a sé e la squadra ci crede. Possiamo dire la nostra".
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