Doppio turno anche nella seconda giornata della Easter Cup a Novi Sad, tradizionale torneo giovanile cui partecipano con l'Italia anche Croazia, Germania, Montenegro, Serbia e Ungheria. Nel lunch match gli azzurri sono superati dalla Serbia 8-11 ma reggono il confronto durante tutta la partita e subiscono il goal del -3 nei secondi conclusivi, dopo aver costruito l'azione del possibile -1 e nel pomeriggio battono 11-9 l'Ungheria che non aveva mai perso. Approccio importante degli azzurri che sono concentratissimi. Italia avanti con un gran tiro da oltre sei metri di Iavicoli dopo tre minuti di gioco e dopo che gli ungheresi avevano colpito un palo e una traversa nella stessa azione. La difesa italiana acquista sicurezza col passare dei secondi. Chiude bene sul centro e riparte. Anche l'Ungheria è maestra nella fase difensiva. Il secondo goal lo segna Gori su assist di Camuto al settimo. Azzurri vicini al terzo centro nella ripartenza che conduce alla fine del primo tempo (2-0). Inizia il secondo e il portiere Scateni disinnesca la controfuga magiara. La formazione magiara spinge, sgomita e nuota ma l'Italia è compatta. Capillo non sbaglia l'1 vs 0 e fa 3-0; dopo oltre dodici minuti senza segnare arriva il primo goal dell'Ungheria con Ladányi su rigore. Niente più paura a questo punto e Cecioni riporta subito le calottine azzurre avanti +3. Si arriva al cambio campo sul risultato di 6-3 con entrambe le squadre che hanno speso molte energie.
Testa sorprende il portiere ungherese dalla distanza. Nel terzo tempo l'Italia diventa irresistibile e allunga fino al 9-3. Ungheria mai vista così schiacciata. Ultimi otto minuti d'acciaio; tutti uniti a pressare. Dopo 34 secondi Gori tira fuori il rigore che Masetti si era guadagnato. Szaka invece non lo sbaglia (9-4). Il decimo goal è rinviato: lo segna Di Carlo in extra-player a 5'50'' dalla fine e la squadra esulta. Il missile del solito Szaka squarcia la vasca ma non spaventa troppo il baby Settebello (10-5 con quattro minuti da giocare è una buona situazione). Che comunque resta sul pezzo e fa 11-5 con Iavicoli (assist di Testa). Negli ultimi tre minuti gli ungheresi riducono il passivo e gli azzurri giocano con maggiore leggerezza. Nell'occasione la squadra è guidata in panchina dall'assistente tecnico Daniele Cianfriglia. Domenica l'Italia chiude con la Croazia, che vista con la Germania non è sembrata irresistibile. Vince 9-7 dopo i tiri di rigore. Parità dopo tre tempi (4-4) grazie anche al rigore parato dal portiere tedesco Majorcki al croato Bujas a tre secondi dalla chiusura della terza frazione. In avvio di quarto periodo Bedalov schiaccia in rete la palla del 5-4 e successivamente Domazet fa 6-4 su rigore. Quando la partita sembra chiusa arrivano i due lampi tedeschi che segnano la remuntada. Ai rigori vince la Croazia ma soltanto perché sbaglia di meno.
ITALIA-SERBIA 8-11
ITALIA: Marella, Iavicoli 1 (rig.), Cecioni 1, Camuto 1, Capillo, Di Carlo, Steri 2, Gori 1, Masetti 2, Iannicelli, Cutugno, Testa, Scateni, Rumolo, Filippi. All:. Cianfriglia
SERBIA: Paležević, Krečković, Gudurić, Munćan 5 (1 rig.), Jeličić, Frenc, Stanković 1, Dončić, Lazić 1, Pavlović, M. Pijetlović 3 (1 rig.), Toršan 1, Milošević, J. Pijetlović, Jovanović. All.: Čupić
ARBITRI: Kontek e Stanisic
NOTE: parziali 2-1, 2-1, 3-1, 3-0. Nessun giocatore uscito per limite di falli. Superiorità numeriche: Italia 2/9 + 2 rigori di cui uno fallito e Serbia 2/12 + 3 rigori di cui uno fallito.
UNGHERIA-ITALIA 9-11
UNGHERIA: Barna, Pálfi, Merényi 1, Stogicza, Szaka 5 (1 rig.), Ladányi 1 (rig.), Paróczai 1, Bekker, Nagy 1, Fabinyi, Saska, Gortva, Papp, Lászlófi, Fölk. All.: Juhász.
ITALIA: Marella, Iavicoli 2, Cecioni 1, Camuto, Capillo 2, Di Carlo, Steri, Gori 2, Masetti, Iannicelli 1, Cutugno, Testa 2, Scateni, Rumolo 1, Filippi. All.: Cianfriglia.
ARBITRI: Kis e Stanisic
NOTE: parziali 0-2, 3-4, 0-3, 6-2. Usciti per limite di falli Camuto (I) e Fabinyi (U) nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Ungheria 2/13 + un rigore e Italia 7/9 + 2 rigori falliti. Marella (I) subentra a Scateni nel quarto tempo.
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