di Massimiliano Catapano
Nonostante la sconfitta, Giuseppe Rinaldi si mostra sereno e determinato. Il sindaco di Montesano sulla Marcellana, candidato del centrodestra alla presidenza della Provincia di Salerno, ha voluto esprimere pubblicamente le sue riflessioni all’indomani della vittoria di Enzo Napoli, attuale sindaco di Salerno e da poche ore nuovo presidente di Palazzo Sant’Agostino. "Appena terminato lo spoglio, ho telefonato a Napoli per augurargli buon lavoro. Rinnovo ora i miei auguri pubblicamente, auspicando che il suo impegno si traduca presto in interventi concreti per tutti i cittadini salernitani, senza distinzioni geografiche o politiche", ha dichiarato Rinaldi in una nota diffusa sui social. Una sconfitta che, secondo il primo cittadino di Montesano, va letta anche attraverso il filtro di una normativa - la Legge Delrio - che continua a generare distanza tra le istituzioni provinciali e i cittadini. "L’entusiasmo non è mancato, ma la legge vigente continua a rappresentare un ostacolo alla partecipazione democratica. È una norma che ha svuotato il ruolo delle province e che ha creato uno scollamento tra gli amministratori e i territori".
Nonostante il risultato elettorale, Rinaldi sottolinea il segnale positivo giunto dalla base: "Abbiamo costruito una proposta condivisa con tanti amici, con l’idea di una nuova Provincia, più vicina alle esigenze reali delle comunità locali. Non è una parentesi chiusa, anzi: questa esperienza rappresenta un punto di partenza per rafforzare la nostra visione e dare voce a chi oggi si sente dimenticato dalle istituzioni". Sul piano politico, il candidato di Fratelli d’Italia evidenzia con soddisfazione la crescita del centrodestra: "Rispetto alle precedenti elezioni provinciali registriamo un +11%, e un +5% rispetto alla scorsa tornata per la presidenza. Circa 550 amministratori hanno sottoscritto il nostro progetto, una base ampia e determinata che ci ha permesso di raggiungere il 35% dei consensi, nonostante le storture del sistema di voto". Rinaldi non manca infatti di puntare il dito contro le regole del voto ponderato previste dalla Delrio: "È paradossale che il voto di un consigliere comunale di Salerno valga 373 punti, mentre quello di un collega di un piccolo Comune solo 12. Questa sproporzione mina alla base il principio di equità democratica".
Infine, uno sguardo al futuro e al ruolo di opposizione: "Valuteremo con attenzione il lavoro del neo presidente. Al momento, però, non possiamo esprimere un giudizio sul programma perché, semplicemente, non esiste. Nemmeno durante la campagna elettorale è stato presentato un piano chiaro, articolato per punti. Si è parlato genericamente di ascolto, confronto, collegialità - concetti nobili ma che non bastano se non accompagnati da contenuti reali". Rinaldi assicura che non verrà meno l’impegno del centrodestra nei prossimi mesi: "Saremo vigili, presenti, rispettosi del mandato ricevuto da chi ha creduto in noi. Lo dobbiamo a tutti coloro che ci hanno sostenuto e, soprattutto, lo dobbiamo all’amore che nutriamo per questa terra straordinaria". Un appello finale alla concretezza, dunque, che non chiude una pagina ma apre nuovi scenari politici in Provincia di Salerno, dove la partita, evidentemente, è solo all’inizio.
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