di Massimiliano Catapano
Una giornata che doveva essere dedicata alla natura e alla bellezza del panorama si è trasformata in una tragedia senza precedenti. Una delle cabine della funivia del Monte Faito è precipitata nel vuoto nella tarda mattinata di giovedì, causando la morte di quattro persone e il ferimento di una quinta. Un macchinista risulta ancora disperso. La Procura di Torre Annunziata ha annunciato l’apertura di un’inchiesta per fare piena luce sull'accaduto. Secondo le prime ricostruzioni, la cabina si trovava a pochi metri dalla stazione a monte quando un cavo di trazione si sarebbe improvvisamente spezzato. La corsa verso l’alto si è così trasformata in un incubo: la cabina ha perso il supporto ed è crollata nel vuoto, schiantandosi al suolo. A bordo, come precisato dalle autorità locali, vi erano due turisti e due operatori dell’EAV, la società regionale che gestisce l’impianto. Un altro passeggero, secondo una prima ricognizione, è sopravvissuto ma in condizioni critiche.
La situazione è stata ulteriormente aggravata dal maltempo. Il forte vento, la fitta nebbia e la pioggia battente hanno reso estremamente difficili le operazioni di soccorso. I vigili del fuoco, intervenuti sul posto con numerose squadre, stanno utilizzando anche droni per sorvolare e mappare l’area, nel tentativo di rintracciare il macchinista disperso, di cui da ore non si hanno più notizie. La moglie dell’uomo, presente alla stazione a valle, è stata vista in lacrime mentre attendeva notizie sul marito. A complicare ulteriormente il quadro, un’altra cabina della funivia è rimasta bloccata in quota. In essa viaggiavano 16 persone, per lo più turisti stranieri, che sono stati tratti in salvo dopo diverse ore grazie all’intervento delle squadre del Soccorso Alpino, supportate da carabinieri, polizia e Protezione Civile. I passeggeri sono stati calati a terra con l’uso di imbragature e un verricello.
Il sindaco di Castellammare, Luigi Vicinanza, giunto subito sul posto, ha annunciato l’annullamento di tutti gli eventi previsti per la settimana di Pasqua in segno di lutto. "Si è spezzato il cavo di trazione - ha spiegato ai giornalisti - e, sebbene il freno d’emergenza abbia funzionato a valle, non ha evitato il crollo della cabina in salita". Vicinanza ha inoltre confermato che la funivia era stata riattivata solo pochi giorni fa dopo la chiusura invernale, sottolineando che, secondo quanto riferito dagli stessi dipendenti EAV, i controlli di sicurezza erano stati eseguiti regolarmente. Umberto de Gregorio, presidente dell’EAV, ha parlato di "una tragedia inimmaginabile", sottolineando la qualità dell’impianto e la competenza del direttore di esercizio. "A volte si chiude la funivia in caso di vento forte - ha dichiarato - ma evidentemente le condizioni non sembravano richiedere uno stop. L’impianto aveva riaperto la settimana scorsa in piena regola, con tutti i collaudi previsti".
Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, si è recato a Castellammare per monitorare personalmente l’evolversi della situazione, mentre la Prefettura di Napoli mantiene il controllo delle operazioni in stretto coordinamento con le forze dell’ordine. Intanto, un elicottero sorvola la zona per agevolare la logistica dei soccorsi. La Procura di Torre Annunziata, con il procuratore Nunzio Fragliasso presente sul luogo dell'incidente, ha avviato un’indagine per accertare eventuali responsabilità nella manutenzione dell’impianto o nella gestione dell’emergenza. Non si escludono rilievi penali a carico di figure tecniche e gestionali, in attesa dell’esito delle prime perizie. In una città ancora scossa dal dramma, resta il dolore per le vittime e la speranza di ritrovare vivo il macchinista disperso. Ma resta anche un interrogativo su ciò che poteva essere evitato.
Altri articoli di questo autore:
Se vuoi essere tempestivamente aggiornato su quello che succede a Salerno e provincia, la pagina facebook di Salerno in Web pubblica minuto per minuto notizie fresche sulla tua home.