Una notizia sconvolgente ha colpito il mondo cristiano e l'intera comunità internazionale: Papa Francesco (foto Avvenire) è morto oggi, nel giorno del Lunedì dell'Angelo. Una coincidenza temporale che, per i credenti, assume un significato profondo e simbolico, proprio perché collegata a uno dei momenti più emblematici del calendario liturgico cattolico. Il Lunedì dell'Angelo, noto anche come Pasquetta, è il giorno successivo alla Pasqua di Resurrezione. È così chiamato in ricordo dell'angelo che apparve alle donne accorse al sepolcro di Gesù, annunciando loro che Cristo era risorto. L'episodio è narrato nel Vangelo secondo Matteo (28, 1-7), dove si legge che l'angelo dice: "Non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui. È risorto".
Questa giornata, pur non essendo una solennità religiosa obbligatoria, è carica di valore simbolico: rappresenta il momento in cui la notizia della Resurrezione viene comunicata, e con essa la speranza di una vita eterna. Per questo, è spesso vissuta dai cristiani come un'estensione della gioia pasquale.
Che la morte di Papa Francesco sia avvenuta proprio nel giorno in cui i cristiani celebrano l'annuncio della resurrezione appare, per molti fedeli, come un segno potente. Il Pontefice, figura amata per il suo messaggio di misericordia, pace e vicinanza agli ultimi, lascia il mondo terreno nel giorno in cui la Chiesa fa memoria della vita che trionfa sulla morte. Un dettaglio che non può lasciare indifferenti i credenti, soprattutto in un momento tanto sacro come quello pasquale. La sua dipartita, nel giorno in cui l'angelo annuncia che "non è qui, è risorto", appare come una chiusura profondamente spirituale di un pontificato che ha sempre cercato di portare il Vangelo nella vita quotidiana.
Papa Francesco, primo pontefice gesuita e primo proveniente dall'America Latina, ha segnato la storia della Chiesa con un papato dedicato alla fraternità universale, all'accoglienza dei migranti, alla difesa dell'ambiente e alla lotta contro ogni forma di esclusione. La sua morte nel giorno del Lunedì dell'Angelo sembra richiamare, ancora una volta, il cuore del suo messaggio: la speranza oltre la sofferenza, la luce oltre il buio. In queste ore, il mondo intero si stringe in preghiera, mentre in molti vedono in questa coincidenza una consolazione e un messaggio di fede. La sua voce resterà viva nelle parole e nei gesti che hanno accompagnato milioni di persone, credenti e non, verso una visione più umana e compassionevole del mondo.
"Ho appreso con grande dolore personale la notizia della morte di Papa Francesco, avvertendo il grave vuoto che si crea con il venire meno del punto di riferimento che per me ha sempre rappresentato", afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in una nota ripresa da "Repubblica". "La morte di Papa Francesco suscita dolore e commozione tra gli italiani e in tutto il mondo. Il suo insegnamento ha richiamato al messaggio evangelico, alla solidarietà tra gli uomini, al dovere di vicinanza ai più deboli, alla cooperazione internazionale, alla pace nell'umanità". Per Mattarella, "La riconoscenza nei suoi confronti va tradotta con la responsabilità di adoperarsi, come lui ha costantemente fatto, per questi obiettivi".
FONTE: TGCom24
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