Ancora polemiche sul caso De Luca – legge Severino. Secondo il Procuratore Generale della Cassazione, Luigi Salvato, la pronuncia sulla sospensione degli amministratori locali dagli incarichi amministrativi riguardanti: ineleggibilità, decadenza e incompatibilità, non spetta al Tar ma ad un giudice ordinario. L’udienza per questo caso è fissata il 26 maggio, appena 5 giorni prima delle elezioni regionali che vede l’ex sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, concorrere insieme a Stefano Caldoro (FI) e Valeria Ciarambino (M5S) per la carica di governatore della regione Campania. Secondo l’avvocato Gianluigi Pellegrino, promotore del ricorso a nome del '' Movimento difesa del cittadino '': '' se l’impostazione del Procuratore Generale dovesse essere accolta potrebbe avere riflessi sia sulla decisione della Corte Costituzionale sulla legge Severino sia sulla posizione di Vincenzo De Luca ''. L’ex sindaco di Salerno, condannato in primo grado per abuso d’ufficio, dal canto suo ha sempre detto sulla sua sospensione, in caso di un’eventuale vittoria: '' Il Tar mi rimetterà in carica il giorno dopo, come già accaduto per la sospensione da sindaco e come è avvenuto anche a Napoli per il sindaco Luigi de Magistris ''. In questo caso, se l’istanza del Pg dovesse essere accettata, i tempi di un eventuale reintegro rischierebbero di allungarsi. Infatti, sia il Tar di Salerno che quello di Napoli hanno inviato gli atti alla Consulta poiché ritengono che i dubbi sulla legittimità costituzionale siano fondati. Se questa tesi sarà accolta bisognerà vedere se la Corte Costituzionale riterrà valide le pronuncie che sono già state emesse da un giudice che potrà essere dichiarato non competente in merito. Questi nuovi risvolti, inoltre, non hanno risparmiato critiche dal punto di vista politico. Infatti, il consigliere regionale Giovanni Fortunato, del gruppo Caldoro presidente, si è espresso così: '' Se, come credo, la Cassazione riterrà che il Tar non abbia alcuna giurisdizione sugli atti sugli atti di sospensione degli amministratori locali, alla fine dovrebbe essere lo stesso De Luca a fare un passo indietro risolvendo così il problema anche al segretario del Pd Matteo Renzi ''. Mentre, il deputato Pd Fulvio Bonavitacola, vicino a De Luca, afferma: '' Che la legge Severino contenesse molti elementi di approssimazione era già noto. Anche quando a pronunciarsi è stato il Tribunale ordinario, le conclusione sono state le stesse del Tar Campania, che ha prontamente reintegrato gli amministratori sospesi. Spetta al Parlamento, nei tempi giusti ed opportuni, apportare le necessarie correzioni alle parti della legge coralmente ritenute sbagliate ''.
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